lA SCRITTURA
L'alfabeto arabo è il sistema di scrittura usato nella lingua araba. L'alfabeto arabo è scritto da destra verso sinistra ed è
composto da 28 lettere di base: non esistono lettere maiuscole ed è un alfabeto
consonantico e quindi il lettore deve conoscere la lingua per ricostruire le
vocali (le vocali brevi non sono scritte, mentre quelle lunghe si). In ogni
caso, in alcune edizioni del Corano o in opere didattiche vengono usati dei segni
particolari per le vocali (un trattino sopra la lettera per la a, uno sotto per la i e un segno a ricciolo sopra per
la u); inoltre, viene usato il sukūn (un cerchietto sopra la
lettera) per l'omissione della vocale. In fine di parola, i segni vocalici
vengono scritti raddoppiati per indicare la presenza della
"nunazione", tipica dei sostantivi indeterminati. I nomi delle
lettere arabe derivano in gran parte da quelli di una più antica versione
dell'alfabeto semitico nordoccidentale in cui i nomi erano parole di
significato compiuto nel linguaggio.
IL MATRIMONIO
La cerimonia si svolge secondo tradizioni
diverse da regione a regione per 3 giorni ma può durare anche 7 giorni, a
seconda della situazione economica della famiglia.
Fissata la data delle nozze, l’uomo porta alla futura sposa l’anello di fidanzamento, il vestito e i gioielli che dovrà indossare nei giorni in cui si celebrerà il matrimonio.
Il primo giorno, o giorno dell'henné, cade solitamente di venerdì ed è il giorno in cui la famiglia dello sposo porta i regali a casa della futura moglie. Questi comprendono una serie di doni simbolici, tra cui un sacco di zucchero, un cartone di olio e un animale che deve essere sgozzato affinché il matrimonio abbia la benedizione di Dio e che servirà come una delle portate del banchetto. Spettano alla famiglia dello sposo anche la preparazione delle bomboniere e dei dolci da offrire agli ospiti, oltre che il corredo della sposa, composto da due abiti da indossare nel corso della festa, due paia di babucce (scarpe tradizionali ricamate), due camicie da notte, una borsa e un paio di scarpe. Anche l'abito della madre della sposa e quello del padre dello sposo vengono portati dalla famiglia del futuro marito.
Le nozze vengono festeggiate in due giorni. Il primo festeggiamento avviene in casa della ragazza alla presenza solo di donne. Nella casa del giovane si terrà, invece, quella che è considerata la festa più importante alla presenza degli uomini.
In occasione della celebrazione, la sposa chiama una donna anziana, chiamata in arabo "ngafa" , che dovrà rendere la giovane bellissima acconciandola e truccandola per l’occasione. Fondamentale è la decorazione delle mani che vengono dipinte dalla ngafa con l’henné, una tintura realizzata con foglie secche messe nell’acqua e lasciate macerare. La sposa, nel corso di questi giorni di matrimonio, cambia abbigliamento sette volte. L’abito più importante è quello bianco realizzato con pizzo pregiato e ornato con rifiniture e dettagli in oro. Spesso è corredato dal velo. Gli altri vestiti vengono prestati alla sposa dalle donne invitate e sono particolarmente decorati. L’abito dello sposo è rappresentato da un vestito classico da cerimonia.
Fissata la data delle nozze, l’uomo porta alla futura sposa l’anello di fidanzamento, il vestito e i gioielli che dovrà indossare nei giorni in cui si celebrerà il matrimonio.
Il primo giorno, o giorno dell'henné, cade solitamente di venerdì ed è il giorno in cui la famiglia dello sposo porta i regali a casa della futura moglie. Questi comprendono una serie di doni simbolici, tra cui un sacco di zucchero, un cartone di olio e un animale che deve essere sgozzato affinché il matrimonio abbia la benedizione di Dio e che servirà come una delle portate del banchetto. Spettano alla famiglia dello sposo anche la preparazione delle bomboniere e dei dolci da offrire agli ospiti, oltre che il corredo della sposa, composto da due abiti da indossare nel corso della festa, due paia di babucce (scarpe tradizionali ricamate), due camicie da notte, una borsa e un paio di scarpe. Anche l'abito della madre della sposa e quello del padre dello sposo vengono portati dalla famiglia del futuro marito.
Le nozze vengono festeggiate in due giorni. Il primo festeggiamento avviene in casa della ragazza alla presenza solo di donne. Nella casa del giovane si terrà, invece, quella che è considerata la festa più importante alla presenza degli uomini.
In occasione della celebrazione, la sposa chiama una donna anziana, chiamata in arabo "ngafa" , che dovrà rendere la giovane bellissima acconciandola e truccandola per l’occasione. Fondamentale è la decorazione delle mani che vengono dipinte dalla ngafa con l’henné, una tintura realizzata con foglie secche messe nell’acqua e lasciate macerare. La sposa, nel corso di questi giorni di matrimonio, cambia abbigliamento sette volte. L’abito più importante è quello bianco realizzato con pizzo pregiato e ornato con rifiniture e dettagli in oro. Spesso è corredato dal velo. Gli altri vestiti vengono prestati alla sposa dalle donne invitate e sono particolarmente decorati. L’abito dello sposo è rappresentato da un vestito classico da cerimonia.
Sono diverse le pietanze offerte per i
festeggiamenti: come dolci bagnati nel miele, pagnotte e datteri. Proprio
questi frutti hanno un significato importante per le nozze perché simboleggiano
l’abbondanza, la fecondità e la felicità che si augura alla coppia. Un gesto che
avviene durante la cerimonia è proprio quello che prevede lo scambio tra gli
sposi di un dattero.
Per la celebrazione viene chiamato un lettore che legge estratti del Corano per ricordare le azioni e i gesti religiosi più significativi. In questo giorno si mangia e si balla per tutto il pomeriggio della domenica: la sposa cambia diversi abiti a seconda delle varie tradizioni regionali e viene portata su una sorta di trono chiamato "hammerya", caricato a spalla e fatto girare tra le invitate. Il banchetto è in genere costituito dagli animali ricevuti in dono, cucinati allo spiedo o in forma di tajin alle prugne; ci possono essere inoltre pollo alle olive e limone condito, oltre agli immancabili dolci e al tè alla menta.
L'ultima notte dedicata alla festa di matrimonio, gli sposi vengono caricati su portantine decorate con ornamenti preziosi e trasportati dai familiari fino alla loro vettura. Durante il trasporto i parenti intonano una canzone come augurio di protezione per la coppia di coniugi.
Gli sposi, a questo punto, salgono su un’automobile addobbata con fiocchi bianchi e fanno il giro del paese suonando il clacson per far sì che tutti sappiano che le nozze sono state celebrate. Dopo li aspetta una luna di miele in una località prescelta.
Per la celebrazione viene chiamato un lettore che legge estratti del Corano per ricordare le azioni e i gesti religiosi più significativi. In questo giorno si mangia e si balla per tutto il pomeriggio della domenica: la sposa cambia diversi abiti a seconda delle varie tradizioni regionali e viene portata su una sorta di trono chiamato "hammerya", caricato a spalla e fatto girare tra le invitate. Il banchetto è in genere costituito dagli animali ricevuti in dono, cucinati allo spiedo o in forma di tajin alle prugne; ci possono essere inoltre pollo alle olive e limone condito, oltre agli immancabili dolci e al tè alla menta.
L'ultima notte dedicata alla festa di matrimonio, gli sposi vengono caricati su portantine decorate con ornamenti preziosi e trasportati dai familiari fino alla loro vettura. Durante il trasporto i parenti intonano una canzone come augurio di protezione per la coppia di coniugi.
Gli sposi, a questo punto, salgono su un’automobile addobbata con fiocchi bianchi e fanno il giro del paese suonando il clacson per far sì che tutti sappiano che le nozze sono state celebrate. Dopo li aspetta una luna di miele in una località prescelta.
Il luogo della celebrazione
Il matrimonio si celebra in un luogo che viene affittato per il periodo della festa. In questo luogo sono presenti i tavoli decorati a disposizione degli ospiti, è presente anche una specie di trono dove siedono gli sposi.
L' accoglienza degli invitati
Un simbolo di ospitalità verso gli invitati alla festa noziale è l'offerta di latte con datteri. Il latte va versato in una ciotola di buona porcellana di qualità. I datteri vanno sciacquati con acqua di fiori d’arancio, il nocciolo va tolto e dentro si mette una mandorla oppure una noce. i datteri sono poi posati in un piatto in modo ad ottenere una piramide. E’ soprattutto nelle grandi occasioni in cui le cose si fanno in pompa magna che il latte con i datteri devono essere serviti. Nelle feste di matrimonio, come le persone presenti alla festa, anche per gli sposi uno fa bere all’altro qualche sorso di latte e gli da un dattero. Questo non è per dire al suo futuro coniuge che sia il benvenuto, è piuttosto per che il loro matrimonio sia riuscito :tranquillo e bianco come il latte,zuccherato e bello come un dattero.
Un simbolo di ospitalità verso gli invitati alla festa noziale è l'offerta di latte con datteri. Il latte va versato in una ciotola di buona porcellana di qualità. I datteri vanno sciacquati con acqua di fiori d’arancio, il nocciolo va tolto e dentro si mette una mandorla oppure una noce. i datteri sono poi posati in un piatto in modo ad ottenere una piramide. E’ soprattutto nelle grandi occasioni in cui le cose si fanno in pompa magna che il latte con i datteri devono essere serviti. Nelle feste di matrimonio, come le persone presenti alla festa, anche per gli sposi uno fa bere all’altro qualche sorso di latte e gli da un dattero. Questo non è per dire al suo futuro coniuge che sia il benvenuto, è piuttosto per che il loro matrimonio sia riuscito :tranquillo e bianco come il latte,zuccherato e bello come un dattero.
le città
Il Marocco è suddiviso in 75 tra prefetture e province. Le città principali del Marocco sono: Casablanca: è una città del Marocco occidentale, situata sulla costa dell'Oceano Atlantico. Con una popolazione di più di 4 milioni di abitanti, Casablanca è la più grande città del Marocco ed è anche insieme a Tangeri il principale porto del paese; è quindi considerata la capitale economica. È una città che non vanta un particolare patrimonio storico-artistico o ambienti particolari che la mettano al pari delle altre città marocchine. È sostanzialmente una metropoli moderna in cui accanto ai grandi palazzi di architettura moderna sorgono gruppi di misere abitazioni. La sua area metropolitana è di circa 7 milioni di abitanti ed è la quarta maggiore area metropolitana africana, dopo Il Cairo, Lagos e Kinshasa. Rabat: la capitale del Marocco, è una moderna città lungo la costa occidentale del Paese che si affacciata sull’oceano Atlantico. Oltre ad essere la sede del Governo marocchino, Rabat è il centro principale della cucina tradizionale e dell’architettura della nazione, un vero e proprio gioiello dove gli edifici coloniali, i viali adornati dalle palme e l’atmosfera cosmopolita rendono la città una meta imperdibile durante il viaggio in Marocco. Marrakech: è la terza città più importante ed è la più importante delle città imperiali. é situata al centro-sud del Paese, a circa 150 km dalla costa dell'oceano Atlantico. Oggi è una delle città più trafficate dell'Africa e rappresenta un importante centro economico e turistico. Marrakech vanta il più grande mercato tradizionale berbero (souk) in Marocco, con circa 18 souk che vendono merci che vanno dai tradizionali tappeti berberi alla più moderna elettronica di consumo. L'artigianato impiega una percentuale significativa della popolazione, che principalmente vende i suoi prodotti ai turisti. Marrakech è servita dall'Aeroporto Internazionale Menara e da una stazione ferroviaria che collega la città con Casablanca e il nord del Marocco. Tangeri: chiamata la città bianca, Tangeri si trova nel nord del Marocco, sulla punta più settentrionale del Paese sullo stretto di Gibilterra a soli 16 chilometri dalle coste spagnole, ed è una città cosmopolita e vivace che si sviluppa ad anfiteatro intorno ad un porto dove solitamente attraccano gli yacht milionari. Meknes: è una città situata nel nord del Marocco Posizionata a circa 130 Km dalla capitale Rabat e a 60 da Fes, è raggiunta dall'autostrada che unisce queste due ultime città. Sorge in un altopiano: è circondata da imponenti mura ed è attraversata da un fiume; tutto intorno si trova una valle molto fertile nella quale si coltivano grano e cereali; importanti risorse per l'economia della città. Agadir: è la capitale della regione di Sous Massa Draa e si trova lungo la costa occidentale. Bagnata dall’oceano Atlantico, nel corso degli anni è diventata la principale località marittima del Marocco meridionale. Le sue coste sabbiose, la sua città e le dozzine di alberghi rappresentano una grande attrazione turistica per i tantissimi visitatori europei, e non solo, durante i mesi invernali. La città è circondata da quartieri residenziali ma il lungomare è la vera ricchezza: la lunga spiaggia di sabbia è bagnata da acque pulitissime e baciata dal sole durante quasi tutto l’anno. |